Graffitando Milano…
Esprimere la propria creatività dipingendo il tessuto urbano può rendere unico nel suo genere non solo un edificio ma anche un’intera area urbana, liberandola da un anonimo degrado e trasformandola in un’opera d’arte a cielo aperto che tutti possono “vivere e respirare”.
Accade a Milano in un piccolo giardino a molti sconosciuto, il Giardino delle Culture, attorno al quale si erge un doppio murales, opera dell’artista Francesco Camillo Giorgino, in arte Millo.
Caratterizzato dal suo stile inconfondibile che unisce architetture urbane a creature umane giganti dai tratti delicati e poetici, Lost and found rapisce l’attenzione del passante che si perde in un labirinto di strade e palazzi in bianco e nero, dal quale sboccia un grande cuore rosso che pulsa su entrambe le facciate dei due edifici contigui.
Rimasto abbandonato per oltre trent’anni, il Giardino delle Culture, che si trova in via Morosini angolo Via Bezzecca, è stato riqualificato grazie al progetto delle associazioni di quartiere Teatro Laboratorio Mangiafuoco, Comitato XXII Marzo ed È-Vento, voluto dal Comune di Milano, in collaborazione con Zona 4, e reso possibile da un finanziatore privato.
Da vecchia area abbandonata si è così trasformato in un luogo per giocare, incontrarsi e rilassarsi e in uno spazio sempre nuovo per laboratori, spettacoli, concerti, manifestazioni ludiche e reading letterari.
Opere d’intensità cromatica e poetica accompagneranno i vostri passi lungo il sottopassaggio che conduce in via Pepe dai binari 14-20 della Stazione Porta Garibaldi, altro luogo significativo per la street art milanese. Esempio anch’esso di riqualifica di un’area a rischio di degrado, grazie al progetto Escoadisola, i murales hanno come tema comune il viaggio e il giardino e sono presenti anche contributi del Liceo Artistico Boccioni.
La mappa 100 muri per la street art, nata dall’iniziativa Muri liberi, vi permetterà inoltre di scoprire altri siti meno conosciuti destinati ai writer dal Comune di Milano: una galleria a cielo aperto che potrete visitare, anche da smartphone o tablet, cliccando semplicemente sulle bandierine poste sulla cartina della città, indicanti la posizione geografica di sovrappassi, cavalcavia e muri di cinta, con relative foto.